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BASSO ELETTRICO – Origini e Storia

Il primo basso elettrico a quattro corde avente la stessa accordatura del contrabbasso (Mi-La-Re-Sol) è stato l’Audiovox Model 736 Bass Fiddle, costruito a Seattle da Paul Tutmarc nel 1935.
Furono prodotti però solo pochi esemplari.

La prima produzione in serie, invece, ci fu con il Fender Precision Bass, progettato da Leo Fender in California nel 1951.
Con un pick-up single coil a quattro poli, fu il primo basso elettrico dotato di una tastiera (con 21 tasti), per una intonazione più precisa rispetto al contrabbasso (da qui il nome “precision”).
Il Fender Precision diventò quindi uno standard di riferimento nell’industria musicale, tanto che è ancora oggi in produzione.

A costruire bassi elettrici in serie, nel 1956, si aggiunse anche la Danelectro, che presentò i modelli UB-1 e UB-2 a sei corde e 24 tasti.

Nel 1960 la Fender iniziò a produrre il Fender Jazz Bass, versione migliorata del Precision, anch’esso divenuto un’icona.

Non ci furono importanti modifiche sullo strumento fino al 1976, quando la Music Man introdusse sul suo StingRay un preamplificatore attivo che permette di equalizzare il suono prima di passare dall’amplificatore. 

Nel 1979 invece viene realizzato il primo basso elettrico senza paletta e con l’accordatura al ponte, l’L2 ideato da Ned Steinberger.

Il primo basso elettrico a sei corde propriamente detto, che aggiunge un Si basso e un Do alto, fu invece la “Contrabass Guitar” realizzata dalla Fodera a partire dal 1984.

In seguito sono stati realizzati anche bassi a sette, otto o nove corde singole e doppie.

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